SPALLA CONGELATA O FROZEN SHOULDER o CAPSULITE ADESIVA

SPALLA CONGELATA, FROZEN SHOULDER O CAPSULITE ADESIVA: TRE DEFINIZIONI PER LA STESSA PATOLOGIA

CAUSE DELLA SPALLA CONGELATA

Le cause della spalla congelata sono ancora sconosciute, si evidenziano però dei fattori di rischio che in genere ne precedono o facilitano l’insorgenza. 

Questi sono:

  • Età compresa tra i 40 e i 60 anni;
  • Sesso femminile più colpito rispetto al maschile
  • traumi locali precedenti l’insorgenza della capsulite come, per esempio, traumi a cui non segue una adeguata fisioterapia per un corretto recupero, o interventi chirurgici di sutura tendinea senza adeguata riabilitazione
  • problemi neurologici tra i quali il morbo di Parkinson, e la malattia di Alzheimer
  • problemi metabolici come diabete, disfunzioni tiroidee e patologie autoimmuni;
  • ripetizione eccessiva di movimenti, specie se scorretti o entro range eccessivi;
  • infiammazioni generalizzare come ad esempio sindromi influenzali
  • problemi posturali, ad esempio anteposizione marcata delle spalle

molto spesso il movimento più compromesso durante la capsulite è la rotazione esterna, con forte limitazione dolorosa anche dei movimenti sugli altri piani di movimento. E’ però importante effettuare una valutazione specifica per ogni quadro clinico e ogni individuo dato che in ogni quadro si evidenziano delle peculiarità che vanno trattate singolarmente.

 

FASI DELLA SPALLA CONGELATA

Nella manifestazione della spalla congelata vi è la presenza di tre fasi ben distinte:

  1. fase di congelamento: dura dai 2 ai 9 mesi, il dolore è la componente principale insieme alla riduzione della mobilità. Le attività quotidiane sono compromesse ma possibili dato che il movimento inizia ad essere compromesso ma prevale il dolore sia nei movimenti attivi che passivi;
  2. fase congelata, dai 4 ai 12 mesi: in questa fase prevale il problema articolare a quello doloroso, c’è una forte limitazione del movimento con presenza tollerabile di dolore. Le attività quotidiane risultano più compromesse nel loro svolgimento.
  3. fase di scongelamento, dai 5 a 24 mesi: questa fase è  più lunga, c’è una graduale riduzione del dolore e un graduale recupero della mobilità della spalla sia in movimenti attivi che passivi.

MOBILIZZAZIONE SPALLA

MOBILIZZAZIONE SPALLA

DIAGNOSI DELLA SPALLA CONGELATA

La diagnosi viene effettuata dal medico il quale, durante la visita, effettuerà dei test clinici ortopedici e successivamente se lo riterrà opportuno potrà richiedere Rx, Risonanza magnetica e tac, questi però spesso non sono rivelatori quanto invece i test clinici.

 

TRATTAMENTO DELLA SPALLA CONGELATA

Il trattamento della spalla congelata è FONDAMENTALE  per risolvere velocemente e bene il problema. Per fortuna la spalla congelata risponde, nella maggior parte dei casi, al trattamento conservativo quindi riabilitativo. A volte invece non è sufficiente e si deve arrivare ad un approccio chirurgico.

In sede di valutazione fisioterapica il fisioterapista andrà a valutare:

  • la sede del dolore: non tutte le spalle congelate presentano dolore esattamente nello stesso punto;
  • il tipo di dolore alla spalla;  
  • i movimenti che scatenano il dolore stesso.

Dopo questa valutazione potrà elaborare un piano terapeutico specifico e individuale.

TERAPIE FISICHE

Le terapie fisiche che possono essere utilizzate nel trattamento sono: 

  • LASERTERAPIA
  • TECARTERAPIA
  • ULTRASUONI
  • ONDE D’URTO
  • CORRENTI ANTALGICHE
TECAR PER SPALLA

TECAR PER SPALLA

Il PROGRAMMA TERAPEUTICO è diviso in tre fasi:

  1. riduzione del dolore e dell’infiammazione, con l’utilizzo di terapie fisiche e tecniche di terapia manuale, osteopatia e cinesiterapia;
  2. recupero della mobilità e del movimento, oltre alle tecniche terapia manuale viene inserito l’esercizio terapeutico;  
  3. stabilizzazione dei sintomi, concentrando l’attenzione sull’aumento delle performance motorie, andando ad inserire esercizi a difficoltà crescente.