TALLONITE

TALLONITE

La tallonite è un’infiammazione che colpisce il tallone e la parte posteriore del piede in generale.

In genere il dolore si manifesta maggiormente al mattino, ai primi passi appena alzati dal letto, tende a diminuire dopo i primi passi e si ripresenta in caso di camminate lunghe.

Il dolore può interessare uno solo o entrambi i piedi.

La tallonite può avere un impatto fortemente invalidante sulla vita di una persona in quanto il cammino e la partecipazione alle attività quotidiane ne vengono fortemente limitate.

FATTORI DI RISCHIO

Esistono numerosi fattori di rischio per la tallonite, diversi eppure collegati tra loro

  • SPORT, in particolare tutti quelli che provocano sforzi e microtraumi a livello del tallone per caduta o per eccessivo sforzo, si pensi alla corsa o al calcio
  • Piede piatto o piede cavo
  • Sovrappeso: il peso eccessivo contribuisce ad appiattire la volta plantare con conseguente tensione eccessiva della fascia plantare
  • Età superiore ai 50 anni: con l’aumentare degli anni lo strato di tessuto adiposo che si trova nella pianta del piede tende a diminuire causando una diminuzione dell’affetto ammortizzatore
  • Patologie reumatiche come, ad esempio, artrosi e artriti
  • Fattori metabolici
  • Sesso femminile

 

CAUSE

Il dolore è in genere dovuto a ripetuti stress al tallone, non ad un singolo episodio traumatico. Spesso le cause si trovano tra le seguenti:

  • sperone calcaneare: è una calcificazione della parte inferiore del calcagno, nel punto d’inserimento della fascia plantare. È una crescita benigna dell’osso che però provoca attrito o tensione sulle strutture vicine, spesso sulla fascia plantare, che porta all’infiammazione delle strutture con conseguente dolore, specie al carico e quindi al cammino o alla corsa.
  • TENDINITE ACHILLEA: è  una infiammazione caratterizzata da dolore molto intenso al tendine
  • BORSITE: è l’ infiammazione della borsa a livello del tallone. Può essere causata dalla pressione delle calzature o da un atterraggio goffo sui talloni durante una pratica sportiva
  • STRESS TRAUMATICO ripetuto
  • FASCITE PLANTARE: l’infiammazione del tessuto fibroso che va dal tallone alle dita dei piedi. Il dolore si percepisce principalmente nella parte centrale dell’arco plantare del piede e si estende al tallone.
  • ARTRITE REUMATOIDE e altre forme di artrite;
  • TENDINITE DEL PIEDE
  • POSTURA SCORRETTA quando si cammina o si corre
  • DEFORMITA’ DI HAGLUD: problema tipico dell’età evolutiva che causa un inspessimento della parte posteriore dell’osso del tallone, il calcagno, proprio nell’area di inserzione del tendine. Questo problema può presentarsi in età adulta per utilizzo di scarpe scomode che battono contro l’area in questione.
  • ATROFIA CUSCINETTO ADIPOSO della pianta del piede, soprattutto negli anziani
  • GOTTA Quando i livelli di acido urico nel sangue aumentano possono formarsi cristalli di urato intorno alle articolazioni, causando infiammazione e dolore intenso;
  • CISTI OSSEA: una cisti solitaria piena di liquido in un osso

 

SINTOMI

Forte dolore nella zona del tallone, di uno o entrambi i piedi: è questo il sintomo che ci dice che è in atto una tallonite. Il dolore in genere è più forte al mattino, ai primi passi, e meno intenso durante la giornata, a patto che non si sforzi troppo il piede, magari con lunghe camminare o corse.

A volte, specie nei casi di maggiore infiammazione, il tallone fa male anche senza appoggiare a terra.

I sintomi:

  • Forte dolore al tallone;
  • Il dolore inizia all’improvviso;
  • Rossore al tallone;
  • Gonfiore al tallone;
  • Difficoltà a camminare a causa del dolore al tallone.

La diagnosi di tallonite è di competenza del medico, che effettuerà prima un esame della zona dolorosa e poi potrà chiedere referti come raggi X e risonanza magnetica.

TRATTAMENTI

La maggior parte dei sintomi della tallonite migliorano con trattamenti non chirurgici, con farmaci, trattamenti fisioterapici, solette o tutori.

Nel caso sia necessario l’intervento chirurgico questo verrà eseguito sulla struttura che causa il dolore: sia essa la fascia plantare, per la rimozione di uno sperone, una sacca, o un neuroma o altri tipi di crescita dei tessuti molli.

TALLONITI ED ETA’ EVOLUTIVA

Sentiamo spesso parlare di tallonite nei bambini e ragazzi. In genere nell’età compresa tra i 7 e i 15 anni.

Le due cause più frequenti sono:

  • ATTIVITA’ FISICA: quando eseguono numerosi salti. In tal modo infiammano le cartilagini di accrescimento del calcagno e più il bambino è attivo e con disfunzioni del piede o posturali, più è probabile che compaia questa condizione;
  • DEFORMITA’ DI HAGLUND: problema tipico dell’età evolutiva che causa un inspessimento della parte posteriore dell’osso del tallone, il calcagno, proprio nell’area di inserzione del tendine. Questo problema può presentarsi in età adulta per utilizzo di scarpe scomode che battono contro l’area in questione
  • MORBO DI SEVER noto anche come apofisite calcaneare: un rapido scatto di crescita dell’’osso del tallone causa una infiammazione dei muscoli e dei tendini circostanti che sono chiamati ad allungarsi molto velocemente.

 

TRATTAMENTO FISIOTERAPICO

Il fisioterapista tratta normalmente i problemi del piede conoscendone anatomia a fisiologia.

Il trattamento fisioterapico per la tallonite si divide in 3 fasi: valutazione funzionale, controllo del dolore e dell’infiammazione, recupero della funzione e del gesto motorio.

  1. Valutazione Funzionale

La valutazione è molto importante per stabilire l’origine dei sintomi e capire quali siano le cause del dolore. La valutazione si esegue evidenziando la presenza di alterazioni della struttura dell’osso del calcagno o della fascia plantare; verificando se esistono alterazioni della postura o delle disfunzioni di movimento.

  1. Controllo del dolore e dell’infiammazione

Grazie a terapie fisiche e terapie manuali:

  • onde d’urto
  • laser ad alta potenza
  • tecar terapia
  • ultrasuoni
  • terapie manuali con tecniche come fisioscissione o graston

 

  1. Recupero funzionale e del gesto motorio

Questa fase è molto importante per evitare recidive e stabilizzare il miglioramento dei sintomi ottenuto nella fase precedente.

Gli interventi di riabilitazione e gli approcci terapeutici utilizzati sono:

  • Rieducazione posturale
  • Rieducazione propriocettiva
  • Rieducazione funzionale e al carico